A cura di Paola Laura
Fabbri
Lo sappiamo tutti che
cosa sono i ringo ma io un po’ della loro storia la condivido comunque. sarà
deformazione professionale, visto che mi occupo di storia del costume e della
moda
I Ringo sono biscotti prodotti dalla Pavesi, nati nei primi anni sessanta. Tradizionalmente
i Ringo sono composti da due biscotti uno alla vaniglia ed uno al cacao),
uniti fra loro da uno strato di crema al latte,
anche se negli anni sono state prodotte numerose varianti.
L'idea dei Ringo venne a Mario Pavesi dopo un viaggio negli Stati Uniti. Mario Pavesi voleva lanciare un
prodotto destinato ad una fascia di pubblico più adulta, rispetto a quella
verso cui si rivolgeva l'altro prodotto di punta dell'azienda, i pavesini.
Quindi il target di riferimento erano gli adolescenti, e non a caso il
nome Ringo era preso in prestito da quello di Ringo Starr, componente del
gruppo britannico The Beatles, molto popolare
fra i giovani all’epoca. In
seguito le campagne pubblicitarie del prodotto punteranno principalmente sul
mondo dello e sul
concetto di interrazzialità, simbolicamente
rappresentato dai differenti colori dei biscotti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ringo_%28biscotti%29
Adoravo i Ringo, quand’ero
vegetariana, fino a quattro anni fa, ne mangiavo parecchi (pur essendo
consapevole delle schifezze contenute, come del resto la maggior parte dei
prodotti industriali) con il seguente sistema: li aprivo, leccavo la crema
interna poi mangiavo prima la parte al cacao e dopo quella bianca. Ho cercato
ricette vegan di Ringo ma ne ho trovate solo un paio una peggio dell’altra, una
addirittura con all’interno ricotta vegan fatta con il tofu, per me
inaccettabile. Ho fatto qualche esperimento e mi pare che questo sia discreto.
Il problema è creare la farcitura, non i due biscotti.
Ingredienti:
Per il biscotto bianco
150 gr. di farina,
quella che preferite io ho usto la 0
100 di amido di
frumento (frumina) o amido di mais
100 gr. di zucchero,
quello che preferite
130 gr. di burro
vegetale ( burrolì, burro di cacao, margarina, margarina autoprodotta) oppure 80
gr. di olio evo dal sapore delicato
Per la versione al
cacao aggiungere a questi ingredienti
20 gr. di cacao.
Per la farcitura
interna:
100 gr. di burro
vegetale, l’ideale sarebbe quello di cacao
100 gr. di zucchero a
velo, si può arrivare fino a 150 gr. se si preferisce un risultato più dolce
(rischia però di diventare stucchevole)
I semi di una stecca di
vaniglia
Setacciare la farina
con l’amido e lo zucchero e il cacao (solo per la parte scura). Unire il burro
e con la punta delle dita intriderlo con la farina. Impastare fino ad ottenere
un impasto omogeneo. Avvolgere gli impasti in pellicola da cucina e far
riposare in frigorifero per almeno un’ ora. Trascorso il tempo di riposo
riprendere gli impasti, stenderli in una sfoglia spezza 5 mm. circa. con un coppa
pasta rotondo ritagliare i discetti e cuocerli in forno preriscaldato a 180°C
per 20 minuti. Sfornare e farli raffreddare.
Preparare la farcia. Lavorare
a crema il burro ammorbidito con lo zucchero a velo e la vaniglia. Far riposare
mezz’ora in frigo. Spalmare un po’ di crema su un biscotto e chiuderlo con l’altro.
Con
due biscotti al cacao otteniamo gli Oreo ma bisogna aggiungere 50 gr. di cacao
invece di 20
4 commenti:
quanto tempo si mantengono?
A dire il vero non saprei, sono scomparsi in poche ore ma considerando la crema al massimo un paio di giorni
più di tutto mi piace la descrizione di come li degustavi ;)
Ahahahaha, lo faceva anche mia sorella e ora, nonostante i miei 55 anni e 50 di mia sorella, se ci capita un Oreo fra le mani, facciamo la stessa cosa, non in pubblico ovviamente :-D :-D
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