lunedì 14 maggio 2018

Crostata vegan con crema pasticcera, gelée alla rosa, fiori d’acacia





A cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti per uno stampo da 22 cm. di diametro
Per la base:
200 gr. di farina, io ho usato quella di Tritordeum
50 gr. di amido di mais
70 gr. di zucchero, quello che preferite
140 gr. di burro vegetale ( margarine, burro di cacao,ecc..) oppure 70 fr. di olio evo raffreddato nel congelatore per 20 minuti
4 gr. di lievito per dolci vegan, io uso quello di finestra sul cielo.
Miscelare gli ingredienti secchi, aggiungere il burro freddo a pezzetti, con la punta delle dita intridere il burro con la farina, fino a formare grosse briciole poi impastare il tutto, formare una palla e far riposare in frigorifero per un'ora.
Stendere l’impasto in una sfoglia spessa 5 mm. Mettere la sfoglia in uno stampo per crostate precedentemente imburrato o rivestito di carta da forno. cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti
Per la gelée di rosa
250 gr. di acqua di rose ad uso alimentare oppure acqua e qualche goccia di olio essenziale di rosa ad uso alimentate
un cucchiaino di agar agar
60 gr. di zucchero, quello che preferite
petali di rosa
Versare in una casseruola l’agar agar, lo zucchero e l’acqua. Portare ad ebollizione a fuoco basso mescolando continuamente, poi continuare la cottura per tre quattro minuti. togliere dal fuoco e lasciar intiepidire. Aggiungere i petali precedentemente spezzettati con le mani e privati dell’unghia bianca. Versare in uno stampo da 10/12 cm. di diametro e far solidificare
Per la crema:
500 gr. di bevanda vegetale (io ho usato soia alla vaniglia)
i semi contenuti in una stecca di vaniglia(solo se si usa una bevanda neutra
40 gr. di farina, quella che preferite
20 gr. di amido di mais
60 gr. di zucchero, quello che preferite
Setacciare gli ingredienti secchi, aggiungere la vaniglia e il latte vegetale. Mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo. cuocere a fuoco basso mescolando con la frusta. Quando il composto si sarà addensato cuocere per altri tre minuti. togliere dal fuoco, Versare in una terrina, coprire a contatto con pellicola per alimenti e far raffreddate
Per la decorazione
una rosa
fiori di acacia Composizione del dolce
Mettere la crosta di pasta frolla sul piatto di servizio, al centro posizionare la gelatina di rose. con una sac a poche riempire lo spazio vuoto con la crema pasticcera. Decorare con i fiori d’acacia e con la rosa

Melting moments vegani






A cura di Paola Laura Fabbri
I Melting moments sono dei piccoli e deliziosi pasticcini, molto friabili che si sciogono in bocca. Riguardo la loro origine ci sono diverse teorie,sembra che siano stati inventati da Rachel Allen, chef irlandese di Dublino, altri sostengono che siano biscotti tipici da tè australiani che venivano consumati durante in Natale
Facilmente veganizzabili in quanto è sufficiente sostituire il burro con un burro vegetale. La ricetta originale prevede una farcitura di crema al burro e confettura di lamponi. Visto il quantitativo notevole di burro presente nell’impasto ho preferito scegliere una crema al “formaggio”, come quella che si usa per la farcitura dell red velvete; non amando la confettura di lamponi (li adoro freschi ma trattati no) ho scelto una composta di fragole e una marmellata di melangole (arance amare)
Ingredienti per circa 25 pasticcini
180 gr. di farina, io uso quella di Tritordeum
100 gr. di amido di mais
50 gr. di zucchero a velo, quello che preferite
4 gr. di lievito per dolci, io uso quello di finestra sul cielo
200 gr. di burro vegetale (ho usato la margarina Vallè senza olio di palma e grassi idrogenati)
Per la farcitura
marmellate e confetture a piacere
crema di “formaggio”
Un cucchiaino di estratto di vaniglia oppure i semi contenuti in una stecca. Sconsiglio le fialette di aroma sintetico tipo Cameo ecc…
In una terrina lavorare a crema con una frusta il burro vegetale con lo zucchero a velo, fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso, unire anche la vaniglia. Setacciare gli ingredienti secchi e aggiungerli alla crema di burro e zucchero, mescolare il tutto fino finché avremo ottenuto un impasto omogeneo. formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola per alimenti e farlo riposare in frigorifero per un’ora.
Formare delle palline da 10 grammi l’una, metterle su una teglia rivestita con carta da forno. Schiacciare leggermente le palline con i rebbi di una forchetta inumidita. Cuocere in forno statico preriscaldato a 160°C per 15720 minuti.
Sfornare e far raffreddare. Mettere un po’ di crema di formaggio su i lati piatti del biscotto, aggiungere un po’ di marmellata, chiudere con l’altro biscotto. Si conservano, quelli farciti per tre giorni in un contenitore a chiusura ermetica (in frigorifero), quelli naturali per due settimane, fuori frigo ma sempre in un contenitore a chiusura ermetica, meglio se di vetro o di metallo
Per la crema al formaggio:

250 gr. circa di formaggio di yogurt colato (per ottenere 250 grammi occorre mezzo chilo di yogurt).

50 gr di zucchero a velo

50 gr. di panna da montare vegetale, Professional Crem, Idee di soia
sale
La sera prima mettere lo yogurt in un telo e farlo colare per tutta la notte. Il risultato sarà una crema compatta, tipo Philadelphia aggiungere il sale.  Lavorare la crema di yogurt con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto omogeneo. Amalgamare il tutto e passare al setaccio (per rendere la crema più fine ed eliminare gli eventuali piccoli grumi rimasti). Montare la panna e con una frusta aggiungerla un po’ alla volta alla crema di formaggio. Se si desidera una crema un po’ più acida ridurre il quantitativo di panna montata.


mercoledì 9 maggio 2018

Biscotti tipo BISCOTTO DI NOVARA versione vegan






A cura di Paola Laura Fabbri
Biscotto di antiche origini. Pare che sia nato intorno alla metà del XVI secolo nei monasteri, numerosi prima del passaggio di Napoleone Bonaparte. All’epoca e fino alla prima guerra mondiale, era usanza, da parte del clero della Cattedrale, della Basilica Gaudenziana e dei parroci , offrire ai poveri il pane di Polla (pane di frumento), in seguito questo dolce fu chiamato “biscottino delle monache di Novara”. Con l’editto emanato da Napoleone nel 1800 che ordinò la chiusura dei monasteri, le monache dovettero cambiare il loro modo di vivere, alcune trovarono ospitalità presso famiglie novaresi facoltose. In questo contesto divulgarono le loro ricette, e la preparazione del delizioso biscottino non fu più un segreto. Fu così che venne messo in commercio con il nome di “Biscottino di Novara del Prina” il nome del farmacista che per primo incominciò a venderlo nella sua bottega. Malgrado le origini religiose, divenne ben presto il simbolo del carnevale novarese, la maschera della città è infatti il “Re biscottino” I migliori in assoluto sono quelli prodotti dalla famiglia Camporelli, che dal 1852 realizza con grande maestria i biscotti di Novara http://www.camporelli1852.it. Contengono solo tre ingredienti, uova, fior di farina e zucchero e dopo una veloce cottura su carta e una successiva essicazione, si ottengono questi leggeri, delicati e friabili biscottini. Nel 1948 Mario Pavesi, fondatore dell’omonima azienda, mise in commercio il Pavesino, secondo me una discutibile imitazione del biscotto di Novara
La versione vegan ovviamente dovendo sopperire alla mancanza delle uova, contiene alcuni ingredienti in più. In realtà stavo cercando di fare un’altra cosa ma all’assaggio mi sono resa conto che il risultato era molto simile al biscotto di Novara. Anche la prova inzuppo brillantemente superata, non si spappolano ma si inzuppano bene
Ingredienti:
100 gr. di farina, ho usato quella di Tritordeum
100 gr. di fecola di patate
20 gr. di amido di mais
40 gr. di amido di frumento (frumina)
70 gr. di olio di mais
70 gr. di zucchero, quello che preferite
6 gr. di ammoniaca per dolci ( non è tossica http://www.alimentipedia.it/ammoniaca-per-dolci.html)
110 gr. di acqua a temperatura ambiente
Per la glassatura
30 gr. di zucchero di canna fine (ho usato zefiro di canna)
20 gr. di zucchero a velo di canna
Setacciare gli ingredienti secchi. Sciogliere l’ammoniaca nei 110 grammi di acqua . la miscela sugli ingredienti secchi, aggiungere l’olio e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Rivestire una teglia con carta da forno. Mettere l’impasto ottenuto in una sac a poche. Formare sulla teglia dei bastoncini sottili lunghi 7/8 cm. in una ciotola mescolare lo zucchero e lo zucchero a velo poi cospargere i biscotti usando un colino a maglie fitte. attendere 10 minuti e ripetere l’operazione; cuocere in forno preriscaldato a 175°C per 20/25 minuti.