sabato 25 novembre 2017

Torta fredda alla Teo&Bia




A cura di Paola Laura Fabbri
Ho modificato questa ricetta facendola diventare vegana https://blog.giallozafferano.it/annal/torta-tartufina/

https://www.teoebia.com/it/

Ingredienti per uno stampo da 18 cm. di diametro
400 gr. di biscotti vegani misti, metà al cacao e metà alla vaniglia)
200 gr. di crema spalmabile al cacao e nocciole, io ho usato quella di Teo & Bia, va bene anche quella autoprodotta
50 gr. di rum o altro liquore a piacere (facoltativo)
100 gr. di gocce di cioccolato fondente oppure di cioccolato fondente tritato grossolanamente
50 gr. di cocco rapè
50 gr. di bevanda vegetale (latte di soia, riso ecc…)
Tritare i biscotti grossolanamente. In una terrina mescolare la crema al cacao con il rum fino a ottenere un composto omogeneo, aggiungere il cocco e i biscotti. Impastare il tutto aggiungendo se necessario il latte vegetale. Versare il composto in uno stampo da 18 cm. di diametro rivestito con pellicola per alimenti, livellare bene il tutto. Far riposare in frigorifero per almeno 4 ore. Sarebbe preferibile preparare il dolce il giorno prima.
Ingredienti per la glassa:
50 gr. di zucchero a velo, quello che preferite
50 gr. di cacao amaro
due cucchiai di rum (o acqua se decidete di farla analcolica)
Setacciare lo zucchero a velo con il cacao, aggiungere il liquido scelto un cucchiaino alla volta. Mescolare bene e cospargere sulla superficie della torta.
Ingredienti per la crema spalmabile autoprodotta:

360 gr. di pasta di nocciole Io la compero già pronta di Agrilanga ma è possibile farla anche in casa con un po’ di pazienza
150 gr. di cacao 
300 gr. di zucchero a velo di canna o preferibilmente succo d'agave
Setacciare il cacao e lo zucchero a velo o il succo d'agave. Aggiungere il 
mix alla pasta di nocciole. Mescolare bene. Conservare 
in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
Se dovesse risultare troppo dura aggiungere 50 gr. di latte vegetale, meglio se al cioccolato, portato ad ebollizione. Sconsiglio l'aggiunta di olii vari, soprattutto quello di girasole che le conferisce un saporaccio, inoltre la parte oleosa è fornita dall'olio presente nelle nocciole. Conservare in 
frigorifero, non sarebbe necessario ma io per sicurezza conservo in frigo quasi tutto, una volta aperto.

mercoledì 15 novembre 2017

Guinnes vegan cake



  


A  di cura Paola Laura Fabbri
La Guinness Cake è una torta alla birra di origine irlandese, creata dallo chef Gary Rhodes e chiamata Chocolate Guinness cake, solitamente viene preparata  in occasione del  Saint Patrick’s Day. Gli ingredienti principali sono la birra scura e il cacao, dall’impasto compatto e un po’ umido all’interno. Eccezionale sia visivamente sia esteticamente l’abbinamento con un frosting di crema al formaggio che nell’insieme richiamano l’aspetto di un bicchiere di questa famosa birra. La birra guinnes ora è diventata vegana.
Ingredienti per la versione vegan:
250 gr. di farina, quella che preferite
50 gr. di fecola di patate
250 gr. di burro vegetale (burrolì, reolì, margarine verie)
350 gr. di zucchero di canna possibilmente demerara o dulcita
350 gr. di birra guinnes oppure una qualsiasi dry stout irlandese
90 gr. di cacao
1 bustina di lievito per dolci vegan (io uso quello di Finestra sul cielo)
150 gr. di yogurt di soia bianco naturale, in sostituzione del latticello o della panna acida previsti nella ricetta tradizionale
5 gr. ( un cucchiaino) di aceto di mele, aiuta la lievitazione
Per il frosting
250 gr. di “formaggio” tipo Philadelphia vegan
100 gr. di panna vegetale da montare (io uso Idee di soia)
100 gr. di zucchero a velo
Lasciare il burro vegetale a temperatura ambiente per circa un’ora. Lavorare a crema il burro con lo zucchero di canna fino a ottenere un composto cremoso .Setacciare la farina con il cacao il lievito e la fecola di patate Aggiungere l’aceto di mele allo yogurt. Mescolando con una frusta versare il mix di ingredienti secchi al composto di burro e zucchero, alternandoli con la birra. Lavorare fino per ottenere un composto ben amalgamato. Versare l’impasto ottenuto in uno stampo per torte da 20 cm. di diametro precedentemente imburrato o rivestito di carta da forno (io uso questo metodo). Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per circa un’ora. I tempi di cottura variano da forno a forno (con il mio ho impiegato un’ora e 20 minuti), prima di sfornare fare la prova stecchino. Quando la torta sarà ben fredda, decorare con il frosting di crema al formaggio-
Per il frosting:
Montare la panna
Passare al setaccio il “formaggio” e aggiungere lo zucchero a velo. Mescolare fino ad ottenere un composto liscio. Aggiungere la panna montata
“Formaggio” tipo Philadelphia vegan
A cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
1 chilo di yogurt di soia naturale
sale, l'originale è salato
scorza grattugiata di un limone.
Mettere in un telo possibilmente di lino lo yogurt e farlo colare per 24 ore. In una ciotola mescolare il formaggio ottenuto con il sale e lo zest di limone finemente tritato


mercoledì 11 ottobre 2017

Vegan Rame di Napoli




Si tratta di dolcetti morbidi speziati e decorati con cioccolato fondente e granella di pistacchi. Nonostante il nome sono tipici di Catania, dove vengono serviti per la ricorrenza dei morti. Pare che la loro origine risalga all’inizio del XIX. Non ci sono informazioni certe riguardo l’origine del nome. si ipotizza che la loro invenzione sia dovuta a un pasticcere di Napoli o che Napoli fosse i suo cognome. Una seconda ipotesi afferma che furono un omaggio al Re di Napoli da parte della città di Catania capitale del Regno delle Due Sicilie.  Anche l’ultima teoria, riguarda il Regno delle due Sicilie e sembrerebbe la creazione di un pasticcere catanese che si ispirò a una nuova moneta realizzata in lega di rame, emessa in seguito all’unificazione del Regno di Napoli con quello che un pasticcere catanese fu ispirato nella creazione delle Rame di Napoli dall’introduzione di una nuova moneta di lega di rame a seguito dell’unificazione dei due regni, quello di Napoli e quello di Sicilia, sotto il casato dei Borboni

Ricetta a della versione vegan a cura di Paola Laura Fabbri
500 g di farina, quella che preferite
230 g di zucchero, quello che preferite
100 g di burro vegetale (reolì, margarine, burrolì ecc…)
50 gr. di olio evo
250 ml di bevanda vegetale (latte di soia, riso ecc…) io ho usato soia al cioccolato
80 g di cacao amaro
10 g di ammoniaca per dolci o in sostituzione una bustina di lievito per dolci vegan (solitamente uso quello di finestra sul cielo) 1 cucchiaio di marmellata d’arancia (opzionale)
2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
40 gr. di marmellata di arance
1 cucchiaio di cannella in polvere
Per la glassa
250 g di cioccolato fondente
40 gr. di olio evo
granella di pistacchi
Sciogliere il burro a bagnomaria, aggiungere l’olio. Setacciare tutti gli ingredienti secchi, farina, zucchero, cacao, cannella e chiodi di garofano e lievito se si decide di usarlo al posto dell’ammoniaca. Sciogliere l’ammoniaca per dolci in due cucchiai di latte vegetale tiepido. Aggiungere la miscela di liquidi agli ingredienti secchi, unire anche il mix di latte e ammoniaca. Mescolare bene con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo e appiccicoso. A questo punto unire la marmellata di arance e mescolare per amalgamare il tutto. Far riposare in frigorifero per un’ora. Con un cucchiaio prendere un po’ di impasto, circa 20/25 grammi e con le mani umide (il composto si lavora meglio) dargli una forma ovoidale. Disporre le rame su una teglia rivestita di carta da forno, avendo cura di tenerle ben distanziate perché in cottura il volume aumenta. Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per 20/25 minuti. Far raffreddare
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, quando sarà completamente sciolto, aggiungere l’olio evo. Mescolare fino ad ottenere un composto liscio e uniforme. Immergere  la parte superiore delle rame nel cioccolato, decorare con la granella di pistacchi. Far riposare fino a quando la glassa si sarà completamente solidificata.


venerdì 10 febbraio 2017

Chiacchiere, frappe ecc... vegan al forno




A cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
400 gr. di farina, quella che preferite
100 gr. di fecola di patate oppure amido di mai o di frumento
120 gr. di zucchero, quello che preferite
100 gr. di burro vegetale (burro di cacao, burrolì, margarine varie)
oppure 60 gr. di burro vegetale e 40 di olio evo
120 gr. di vino bianco o liquori vari, grappa ecc…
una bustina di lievito per dolci vegan, io uso quello di Finestra sul cielo
i semi contenuti in una stecca di vaniglia
Setacciare gli ingredienti secchi e aggiungere i semi di vaniglia. con la punta delle dita intridere gli ingredienti secchi con il burro o burro e olio. Aggiungere il vino bianco e impastare aggiungendo se necessario qualche cucchiaio di acqua a temperatura ambiente, dobbiamo ottenere un impasto simile quello della pasta fatta in casa. Avvolgere la pasta nella pellicola per alimenti e far riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.
Stendere l’impasto in una sfoglia sottile. Se si possiede una sfogliatrice casalinga, tipo quella che porta il nome di una famosa cortigiana romana del XVI secolo, IMPERIA, e che molti chiamano nonna papera, effettuare l’ultimo passaggio sul numero 2 o tre; io le preferisco più sottili ossia il numero 2. Tagliare le chiacchiere in rettangoli da 10 X 6 cm. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 8 minuti per quelle sottili e 13 minuti se sono un po’ più spesse. Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo.