Dolce
tipico della zona di Catania e della Sicilia orientale, preparati per la
commemorazione dei defunti. Molto simili alle rame di Napoli e ai mostaccioli
A
cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti
per circa 30 pezzi:
500
gr. di farina, quella che preferite, la ricetta classica richiede farina 00
80
gr. di cacao
160
gr. di zucchero, quello che preferite
135
gr. di burro vegetale ammorbidito (burrolì, burro di cacao, margarina) oppure
100 gr. di olio di mais
1
bustina di lievito per dolci vegan, io uso quello di finestra sul cielo
15
gr. di cannella o più secondo il proprio gusto
170
gr. di acqua tiepida
5
gr. di ammoniaca per dolci
Ingredienti
per la glassa:
200
gr. di cioccolato fondente, io uso quello al 75%
250
gr. di zucchero a velo, quello che preferite
120
gr. di acqua o bevanda vegetale (latte di soia ecc…)
2
cucchiai di olio evo (facoltativo)
Sciogliere
l’ammoniaca nell’acqua tiepida.
Setacciare
la farina con il lievito, il cacao e lo zucchero. Aggiungere il burro vegetale
e incominciare a impastare aggiungendo un po’ alla volta la miscela di acqua e
ammoniaca. L’impasto risulterà un po’ duro ma piano piano si amalgama. Formare
con l’impasto ottenuto delle palline, io le ho fatte da 30 gr. l’una e
schiacciarle leggermente al centro. Posizionarle su una teglia rivestita di
carta da forno e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15/20 minuti. Far
raffreddare.
Preparare
la glassa
In
una pentola versare lo zucchero a velo e l’acqua. Portare ad ebollizione,
togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato tritato grossolanamente. Mescolare
fino a completo scioglimento del cioccolato. A questo punto aggiungere l’olio
evo, se si decide di usarlo, serve per rendere più lucida la glassa. Mantenere la
glassa in caldo posizio0nando la pentola su un’altra pentola contenete acqua
bollente. Glassare i biscotti immergendoli uno alla volta. sgocciolarli un po’
con l’aiuto di una forchetta e posizionarli su una griglia e far asciugare la
glassa all’aria in luogo fresco e asciutto. Quando la prima glassatura si è
solidificata procedere con una seconda immersione nella glassa che avremo
sempre mantenuto in caldo. Far asciugare anche la seconda glassatura.
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