martedì 5 febbraio 2013

Vegan Cannoli siciliani




Versione vegan dei cannoli siciliani
A cura di Paola Laura Fabbri Veg
 “Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus”, ovvero “Cannolo farinaceo fatto di latte per un dolcissimo cibo”. Questo diceva Marco Tullio Cicerone per definire uno dei simboli isolani per eccellenza il Cannolo Siciliano, dolce tipico della terra siciliana, la cui origine però è alquanto controversa.La storia del cannolo è stata descritta dal duca Alberto Denti di Prajno nel suo libro “Siciliani a tavola”. Il duca, vero cultore della gastronomia siciliana, sostiene che il dolce sia stato inventato dalle suore di clausura in un convento dei dintorni di Caltanissetta.Secondo il Duca l’origine del cannolo non è cristiana ma musulmana, per la ricchezza del sapore e la complessità della composizione. Ed infatti è vero che Caltanissetta, in arabo “Kalt El nissa” ovvero “Castello delle donne”, era il luogo dove gli emiri saraceni tenevano i propri harem, e che le donne, durante le lunghe assenze dei propri consorti, per ingannare l’attesa, si dedicavano alla preparazione di cibi succulenti e dolci elaborati.
 Quando i Nomanni riuscirono a liberare la Sicilia dai saraceni, gli harem si svuotarono e molte delle donne che li abitavano, si convertirono al cristianesimo e si ritirarono nei conventi, portando con sé alcune antiche ricette. Con molta probabilità una delle ricette che le donne musulmane tramandarono alle consorelle, fu proprio quella del cannolo siciliano, che fu preparato per la prima volta dalle suore di un convento di clausura nelle vicinanze di Caltanissetta, e che deve il proprio nome ad uno scherzo carnevalesco che consisteva nel far fuoriuscire dal cannolo (termine arcaico per indicare una sorta di rubinetto) di un abbeveratoio, crema di ricotta al posto dell’acqua.
Ingredienti per i gusci


300 g. di farina
20 g. di zucchero
60 ml. di marsala
20 g. di burrolì o margarina vegetale
Un pizzico di sale.

Per il ripieno
Ricotta di soia, io ho usato la ricetta che mi ha gentilmente dato Emanuele Di Biase che pubblico 
1 litro di latte di soia
60 gr. di aceto di mele
Portare ad ebollizione il latte di soia con l'aceto di mele, quando bolle e il latte incomicia a separarsi spegere e far raffreddare. Mettere il tutto in un canovaccio (io uso un telo di lino) e filtrare in maniera tale da far colare tutto il liquido. Risciacquare la ricotta sotto l'acqua corrente e far colare di nuovo.
200 ml. di panna da montare vegetale
zucchero a velo
Facoltativo acqua di fiori d'arancio e gocce di cioccolato e canditi


Versare sul piano di lavoro la farina, il burro, il sale, lo zucchero, impastare questi ingredienti con il marsala, lavorando l'impasto per circa cinque minuti allungandolo e ripiegandolo su se' stesso piu' volte, finche' non risulta liscio e piuttosto duro; formare una palla e farla riposare in frigo coperta per circa due ore

Stendere l'impasto  in una sfoglia alta circa 4 mm. con un coppapasta rotondo tagliare dei dischi avvolgere  un disco sull'apposito  cannello di latta precedentemente spennellato di burrolì,  premere  i due lati per farli aderire bene fra loro.

Scaldare l'olio, senza farlo fumare, in una padella dai bordi alti o nella frigitrice e friggere i cannoli cinque minuti circa, tenendoli immersi dalla parte in cui sono saldati: devono raggiungere una tonalità bronzata; scolarli e asciugarli su fogli di carta assorbente da cucina.
Preparare il ripieno
Mescolare la ricotta con la panna e lo zucchero a velo, lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo. Passare il tutto al setaccio. A questo punto unire gli atri ingredienti, acqu di fiori d'arancio, pistacchi cioccolato ecc...
Con una sac à poche riepire i gusci e decorare a piacere.

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