A cura di Paola Laura Fabbri
Dolce
tipico del periodo di carnevale, di origini antichissime. In origine veniva
chiamata stiacciata unta, per la presenza di strutto al posto dell’olio evo,
era meno dolce e molto più grassa di quella moderna. Nel XVIII secolo era
chiamata anche stiacciata delle murate, in riferimento al carcere fiorentino
delle Murate. Sembrerebbe che questo dolce venisse dato come ultimo boccone ai
condannati che venivano condotti al patibolo in Porta della Croce, attuale
Piazza Beccaria. Il termine schiacciata indica che il dolce pur essendo soffice
deve rimanere piuttosto basso, non più di tre centimetri di spessore. Il nome
potrebbe derivare anche dalla lavorazione, ossia dalle uova che devono essere “schiacciate”.
Si presenta ricoperta di zucchero a velo con il giglio di Firenze in cacao. Si
mangia solitamente il martedì grasso.
Si trovano
molte versioni di questo dolce, l’originale prevede a parte uova e strutto,
lievito di birra. Per ora ho provato la versione con lievito in polvere, in
seguito proverò anche quella con lievito di birra
Ingredienti
per la versione vegan:
300 gr. di
farina, quella che preferite
150 gr. di
zucchero, quello che preferite
120 gr. di
bevanda vegetale, (latte di soia, riso ecc…)
50 gr. di
olio evo dal sapore delicato
una bustina
di lievito vegan per dolci
la scorza
grattugiata e il succo di un’arancia
i semi
contenuti in una stecca di vaniglia
5 gr. di
aceto di mele, aiuta la lievitazione.
Zucchero a
velo e cacao per la decorazione finale.
Setacciare
la farina con lo zucchero, il lievito e la scorza d’arancia. Aggiungere il
succo d’arancia, l’olio evo, il latte a cui avremo aggiunto i 5 grammi di aceto
di mele. Lavorare con una frusta fino ad ottenere un composto liscio e ben
amalgamato. Versare l’impasto in uno stampo rettangolare da 25 x 18 circa,
rivestito di carta da forno. Cuocere per 50 minuti in forno preriscaldato a
190°C. Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo. Appoggiare uno stencil
raffigurante il giglio di Firenze sulla superficie e spolverizzare con il cacao. E' possibile farcirla con panna montata vegetale
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