A cura di Paola Fabbri
La Cassata dolce siciliano di origine araba, ha un nome che deriva da "Quas'at", cioè "ciotola rotonda".
È una produzione tipica siciliana, come tale è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani(P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), su proposta della Regione Siciliana.
Le radici della cassata risalgono alla dominazione araba in Sicilia (IX-XI secolo). Gli arabi avevano introdotto a Palermo la canna da zucchero, il limone, il cedro, l'arancia amara, il mandarino, la mandorla. Insieme alla ricotta, che si produceva in Sicilia da tempi preistorici, erano così riuniti tutti gli ingredienti base della cassata, che all'inizio non era che un involucro di pasta frolla farcito di ricotta zuccherata e poi infornato.
Nel periodo normanno, a Palermo presso il convento della Martorana, fu creata la pasta reale o Martorana, un impasto di farina di mandorle e zucchero, che, colorato di verde con estratti di erbe, sostituì la pasta frolla come involucro. Si passò così dalla cassata al forno a quella composta a freddo.
Inizialmente la cassata era un prodotto della grande tradizione dolciaria delle monache siciliane ed era riservata al periodo pasquale. Un documento ufficiale[senza fonte] del primo sinodo dei ivescovi siciliani a Mazzara del Vallo nel 1575 afferma che la cassata è "irrinunciabile durante le festività". Un proverbio siciliano recita "Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua" ("Meschino chi non mangia cassata la mattina di Pasqua").
Ricetta della versione vegan
Per il pan di Spagna:
260 gr. di farina 00
200 gr. di fecola di patate
220 gr. di zucchero di canna
160 gr. di olio di semi
250 gr. di latte vegetale
1 bustina di lievito in polvere
vaniglia (facoltativa)
mescolare gli ingredienti secchi e setacciarli, in una ciotola miscelare il latte e l'olio, aggiungere il composto al mix di farine e zucchero e mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto liscio, senza grumi.
Ungere ed infarinare uno stampo da 22 cm di diametro, versare l'impasto e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per 35 minuti circa (dipende dal forno) controllare la cottura con uno stecchino, deve risultare asciutto.
Per la farcitura
500 gr. circa di ricotta vegetale
250 ml di panna vegetale
250 gr. di zucchero a velo di canna
200 gr. di gocce di cioccolato fondente
Per la ricotta
2 litri di latte di soia
110 gr. di aceto di mele
Unire l’aceto di mele al latte di soia, portare ad ebollizione. Versare il composto in un colino rivestito con una garza, lasciar colare e risciacquare molto bene sotto l’acqua corrente; questa operazione serve per togliere il retrogusto di aceto. Far colare per alcune ore.
Preparare la farcitura
Passare al setaccio la ricotta, unire la panna vegetale e lavorare bene, unire lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo; aggiungere le gocce di cioccolato.
Per la bagna
50 gr. di zucchero di canna
150 ml. d’acqua
Mezzo bicchiere di maraschino
Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero, far raffreddare e unire il maraschino
Per la decorazione
250 gr. di pasta di mandorle (colorante alimentare verde)
Strisce di zuccata
Canditi misti interi
Per la glassa
200 gr. di zucchero a velo di canna
1 cucchiaio d’acqua
Composizione del dolce
Foderare uno stampo per cassata (oppure uno stampo con bordi svasati)
Con la pellicola trasparente per alimenti
Impastare la pasta di mandorle con il colorante verde. Stendere la pasta ad uno spessore di 3-4 millimetri, tagliare una striscia alta e lunga come il bordo della tortiera e posizionarlo lungo il bordo. Tagliare un disco di pan di Spagna del diametro del fondo dello stampo, inzuppare il pan di Spagna con la bagna, versare la farcia e livellarla bene, coprire con un altro disco di pan di Spagna e inzupparlo come il precedente.
Capovolgere il dolce su un piatto o un disco sottotorta.
Versare la glassa sulla torta. Decorare a piacere con i canditi
Sarebbe preferibile preparare il dolce il giorno prima.
4 commenti:
Ciao io sono palermitana e adoro questo dolce! Non è semplice da fare, e devo dire che tu sei stata brava perché ti è riuscito molto bene! Esistono due varianti di cassate e io sinceramente preferisco la cassata al forno ma ciò non toglie che questa sia deliziosa!
Grazie. Se scorri nelle ricette trovi anche quella al forno. Non ho mai assaggiato quella al forno originale e non ho termini di paragone purtroppo
Grazie. Se scorri nelle ricette trovi anche quella al forno. Non ho mai assaggiato quella al forno originale e non ho termini di paragone purtroppo
http://paradisodeidolcivegan.blogspot.it/2013/04/vegan-cassata-siciliana-al-forno.html
Posta un commento