A cura di Paola Laura Fabbri
La torta paradiso affonda le sue origini nel lontano 1878 quando un pasticcere di Pavia, Enrico Vigoni, titolare di una pasticceria tutt’oggi esistente nel centro di Pavia, , non ne codificò la ricetta. Riguardo suo nome Paradiso, sono state narrate diverse vicende fantasiose. C’è chi asserisce che nacque per esclamazione di una nobil donna che assaggiandola esclamò proprio il suo compiacimento paragonandola al Paradiso. Un’altra versione riguarda un frate di Certosa di Pavia, che uscito nei campi alla ricerca di erbe curative si sia imbattuto in una giovanissima sposa, e che abbia ricevuto la ricetta segreta da questa giovane fanciulla. I suoi confratelli del monastero dopo averla assaggiata esclamarono anche loro estasiati dal sapore paragonandola anche loro al Paradiso, battezzandola con questo nome.
Ingredienti:
Per uno stampo dal diametro di cm.20
160 gr. di fecola di patate
160 gr. di farina
4 gr. di lievito per dolci
300gr. di zucchero a velo di canna
230 gr. di burro vegetale (burrolì, margarina, margarina autoprodotta)
230 gr. di bevanda di soia alla vaniglia o altra bevanda vegetale
Zest di limone
Lavorare a crema lo zucchero a velo e la margarina. Setacciare le farine e il lievito. Aggiungere il mix di farina e lievito alla crema di burro, alternando con la bevanda vegetale alla vaniglia. Mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo, senza grumi. Versare nello stampo e cuocere in forno a 190°C per un’ora. Controllare la cottura con uno stecchino di legno. I tempi di cottura possono variare da forno a forno.
Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo
3 commenti:
Ma il latte vegetale ce lo beviamo insieme al limone o va nell'impasto? :))
Grazie mi mancava un pezzo. puoi ancge cancellare il commento...
È la miglior ricetta del web
Accidenti che stupida, mi sono dimenticata di metterlo nella spiegazione della ricetta. Grazie per la segnalazione correggo subito la ricetta. Mi scuso con tutti per la disattenzione ;-)
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