La torta degli addobbi o torta di riso bolognese è un dolce di
antiche origini che si preparava durante la “Festa degli Addobbi”. Per
approfondimenti riguardo l’origine di questo dolce consultare http://latortadegliaddobbi.altervista.org/
Nonostante non sia un’amante
dei dolci di riso, questa torta mi è sempre piaciuta molto, forse per la
presenza delle mandorle e dei canditi Quando passai da vegetariana vegana,
provai una versione vegan che trovai sul web ma non mi soddisfò per niente, non
si avvicinava manco lontanamente al sapore che aveva quella che facevano mia
nonna e mia mamma. Qualche giorno fa, su un gruppo di cuicna vegan, una ragazza
chiese se qualcuno aveva la ricetta della versione vegana, così mi decisi e
tentai di riprodurre la ricetta di mia nonna, (che è uguale a quella depositata
in camera di commercio), sostituendo gli ingredienti di origine animale con
quelli vegetali. Risultato soddisfacente, come quella di famiglia ma senza quel
disgustoso sapore di uovo. (Ho sempre detestato le uova, anche da vegetariane)
alla fine della ricetta
vegana allego quella originale depositata in camera di commercio per i
confronti
Torta degli addobbi versione
vegan
1 litro di bevanda vegetale (latte di soia, avena ecc…) io ho usato latte
di mandorla non dolcificato
300 g di riso
100 g di zucchero, quello che preferite vanigliato
(zucchero a cui è stata aggiunta una stecca di vaniglia)
250 g di mandorle
100 g di cedro candito
150 gr. di liquore mandorla amara più qualche
cucchiaiata per la finitura
cannella,
chiodi di garofano macinati
buccia grattugiata di un limone
pizzico di sale
100 gr. circa di aquafaba (acqua di cottura dei ceci) *
120 gr. di zucchero, quello che
preferite
40 gr. di amido di mais
Versare il latte in una pentola a
bordi alti e portare ad ebollizione, quando bolle aggiungere il riso, un pizzico di sale e lo zucchero vanigliato.
cuocere il riso fino a far assorbire quasi tutto il latte. Versare in una
terrina e aggiungere la scorza di limone grattugiata e far assorbire tutto il
latte rimasto, lasciar riposare il tutto alcune ore, possibilmente cinque o
sei.
Tritare finemente le mandorle, tritare
anche il cedro candito, aggiungerli al riso, aggiungere anche il liquore di
mandorla, mescolare fino ad ottenere un composto ben amalgamato
Montare l’aquafaba, quando sarà
bella soda aggiungere gradatamente 60 grammi di zucchero, mescolare i restanti
60 grammi con l’amido di mais e aggiungerli gradatamente al composto continuando
a montare finchè non sarà diventato lucido e sodo, non deve cadere dal
cucchiaio. A questo punto aggiungere ‘aquafaba montata all’impasto, mescolando
delicatamente. Versare il tutto in una teglia rivestita di carta da forno o
imburrata e infarinata, deve avere uno spessore di 3-4 cm. Io ne ho usata una
rettangolare da 30x20.
Cuocere in forno statico
preriscaldato a 180°C per 20 minuti poi abbassare a 150°C e proseguire la
cottura per altri 45 minuti. quando si forma una crosticina dorata, togliere
dal forno, far intiepidire, bucherellare la superficie con uno stecchino e
bagnarla con il liquore alla mandorla
Servire tagliata a losanghe
*In sostituzione dell’aquafaba è possibile usare una miscela di amido di
mais e acqua
60 gr. di amido di mais sciolto in 40 gr. di acqua
Ricetta originale depositata in
camera di commercio
Depositata alla Camera di Commercio
dell'Accademia italiana della cucina di "Bologna
dei Bentivoglio" il 14 dicembre 2005)
Ingredienti
·
1 litro di latte
·
300 g di riso
·
100 g di zucchero caramellato
·
150 g di zucchero
vanigliato
·
4 tuorli d'uovo
·
2 uova intere
·
250 g di mandorle
·
100 g di cedro candito
·
un bicchierino di liquore mandorla amara, cannella, chiodi
di garofano
·
buccia grattata di un limone
·
pizzico di sale
·
facoltativo: 4-6 amaretti
Far bollire il latte, aggiungere il
riso, la scorza grattata di limone, il pizzico di sale, lo zucchero
vanigliato. Far cuocere il riso facendo assorbire quasi
completamente il latte. Far raffreddare in una terrina il riso per far
assorbire il latte rimasto dalla cottura. Nel frattempo sbattere le uova con lo
zucchero caramellato (si può montare a neve l'albume a parte), incorporate le
mandorle tritate, il cedro candito tagliato a cerchietti (per chi usa gli
amaretti aggiungerli frantumati finemente); amalgamare il tutto con il liquore
di mandorle amare. Mettere tutto in uno stampo imburrato e spolverato con pan grattato;
l'impasto deve essere di 3–4 cm. Cuocere in forno scaldato a 180° per 20
minuti, poi abbassare a 150° e cuocere per altri 40-45 minuti. Come si forma
una crosticina bionda e croccante togliere dal forno, lasciare intiepidire e
bagnare con liquore dopo aver fatto dei forellini con uno stecchino. Togliere
dalla teglia, tagliare la torta rigorosamente a losanghe e servirla.
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