mercoledì 9 maggio 2018

Biscotti tipo BISCOTTO DI NOVARA versione vegan






A cura di Paola Laura Fabbri
Biscotto di antiche origini. Pare che sia nato intorno alla metà del XVI secolo nei monasteri, numerosi prima del passaggio di Napoleone Bonaparte. All’epoca e fino alla prima guerra mondiale, era usanza, da parte del clero della Cattedrale, della Basilica Gaudenziana e dei parroci , offrire ai poveri il pane di Polla (pane di frumento), in seguito questo dolce fu chiamato “biscottino delle monache di Novara”. Con l’editto emanato da Napoleone nel 1800 che ordinò la chiusura dei monasteri, le monache dovettero cambiare il loro modo di vivere, alcune trovarono ospitalità presso famiglie novaresi facoltose. In questo contesto divulgarono le loro ricette, e la preparazione del delizioso biscottino non fu più un segreto. Fu così che venne messo in commercio con il nome di “Biscottino di Novara del Prina” il nome del farmacista che per primo incominciò a venderlo nella sua bottega. Malgrado le origini religiose, divenne ben presto il simbolo del carnevale novarese, la maschera della città è infatti il “Re biscottino” I migliori in assoluto sono quelli prodotti dalla famiglia Camporelli, che dal 1852 realizza con grande maestria i biscotti di Novara http://www.camporelli1852.it. Contengono solo tre ingredienti, uova, fior di farina e zucchero e dopo una veloce cottura su carta e una successiva essicazione, si ottengono questi leggeri, delicati e friabili biscottini. Nel 1948 Mario Pavesi, fondatore dell’omonima azienda, mise in commercio il Pavesino, secondo me una discutibile imitazione del biscotto di Novara
La versione vegan ovviamente dovendo sopperire alla mancanza delle uova, contiene alcuni ingredienti in più. In realtà stavo cercando di fare un’altra cosa ma all’assaggio mi sono resa conto che il risultato era molto simile al biscotto di Novara. Anche la prova inzuppo brillantemente superata, non si spappolano ma si inzuppano bene
Ingredienti:
100 gr. di farina, ho usato quella di Tritordeum
100 gr. di fecola di patate
20 gr. di amido di mais
40 gr. di amido di frumento (frumina)
70 gr. di olio di mais
70 gr. di zucchero, quello che preferite
6 gr. di ammoniaca per dolci ( non è tossica http://www.alimentipedia.it/ammoniaca-per-dolci.html)
110 gr. di acqua a temperatura ambiente
Per la glassatura
30 gr. di zucchero di canna fine (ho usato zefiro di canna)
20 gr. di zucchero a velo di canna
Setacciare gli ingredienti secchi. Sciogliere l’ammoniaca nei 110 grammi di acqua . la miscela sugli ingredienti secchi, aggiungere l’olio e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Rivestire una teglia con carta da forno. Mettere l’impasto ottenuto in una sac a poche. Formare sulla teglia dei bastoncini sottili lunghi 7/8 cm. in una ciotola mescolare lo zucchero e lo zucchero a velo poi cospargere i biscotti usando un colino a maglie fitte. attendere 10 minuti e ripetere l’operazione; cuocere in forno preriscaldato a 175°C per 20/25 minuti.


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