domenica 5 aprile 2015

Pastiera vegan versione salata






A cura di Paola Laura Fabbri
Mi perdonino i napoletani. Ho voluto provare una versione salata della pastiera
Ingredienti:
Per la pasta:
500 gr. di farina, quella che preferite io ho usato questa
 http://www.eataly.net/it_it/farina-sapori-antichi-1kg-mulino-marino
1 cucchiaino scarso di sale
200 gr. di olio evo messo a raffreddare in frigorifero almeno tre ore prima
zest di un limone(scorza grattugiata)
tre cucchiaio di semi misti (lino, sesamo, girasole, papavero ecc…)
Mescolare la farina con il sale,aggiungere l’olio e se necessario qualche cucchiaio di acqua fredda. Impastare velocemente e far riposare in frigorifero per almeno un’ora
Per il ripieno
Una confezione di grano precotto per pastiera di solito va dai 500 ai 580 gr. 
500 gr. di ricotta di soia (autoprodotta)
200 gr. di panna vegetale io uso quella di mandorla di Ecomil, non contiene schifezze
500 gr di latte vegetale
Zest di limone
60 gr. di lievito in scaglie
pepe nero di mulinello
noce moscata
sale
Scolare il grano, aggiungere il latte vegetale lo zest di limone e cuocere a fuoco basso mescolando spesso finché non diventa una crema.
A parte mescolare la ricotta con la panna ,unire i wurstel tagliati a dadini, il lievito, la noce moscata, il sale e il pepe. Lavorare il tutto e amalgamare con il grano cotto freddo.
Stendere l'impasto in uno sfoglia spessa 5 mm. circa e rivestire la teglia da 30 cm. di diametro precedentemente imburrata e infarinata o rivestita di carta da forno. ritagliare la parte in eccesso. Cuocere in bianco l’involucro di pasta in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti circa. fino a quando sarà dorata, sfornare e versare il ripieno. Stendere la pasta avanzata in una sfoglia di circa 5 mm. di spessore, cospargere con il mix di semi e schiacciare con il mattarello per farli aderire bene. ricavare delle strisce  e formare una griglia sulla torta,
Cuocere a 180° C per un'ora finché non avrà preso un colore ambrato; lasciare raffreddare e, prima di servire
La pastiera è più buona mangiata qualche giorno dopo. Per questo motivo nella tradizione napoletana in genere si prepara già il venerdì santo o anche il giovedì , così da essere buonissima per Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.
Può esser ancora conservata altri giorni (almeno 4) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni.
La pastiera viene infornata nel classico “ruoto” di ferro stagnato o di alluminio,e una volta cotta, essendo fragile e friabile, per conservarla è meglio lasciarla nello stampo.


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