lunedì 30 dicembre 2013

Vegan Bavarese al lime e zenzero fresco



Bavarese con salse di mango, ananas e kiwi


A cura di Paola Laura Fabbri
Nome maschile di un dolce, di gradevole effetto e di consistenza leggera e delicata simile a quella di un budino. Da non confondere con la bavarese che invece è una bevanda, di solito calda a base di tè, latte e alcol, con parecchie varianti (caffè invece del tè, tuorlo d’uovo ecc…), molto diffusa in Francia, dove pare sia stata importata dalla Baviera agli inizi de XVIII secolo, dai cuochi francesi al servizio dei Wittelasbach, casa regnante di Baviera. Il caffettiere e gelataio italiano Procopio de’ Coltelli la lanciò a Parigi nel suo Café Procope.
Torniamo al bavarese, dolce di origine francese bavaroise.

Ingredienti
Preparare un disco di cioccolato al limone
Ingredienti
70 gr. di cioccolato fondente
Due cucchiai di zest di limone
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, unire lo zest di limone e su una pellicola da cucina formare un disco sottile da 20 cm. di diametro. Far solidificare il frigorifero.
Per il bavarese

sabato 28 dicembre 2013

Torta Veg 2014






A cura di Paola Laura Fabbri

Per il pan di Spagna all'arancia

375  gr. di fecola di patate
375 gr. farina
480 gr. di zucchero di canna
240 gr. di farina di mandorle
650 gr. di latte di soia alla vaniglia
180 gr. di olio di mais
40 gr. di succo d’arancia
Una bustina e mezza di lievito per dolci
Un cucchiaio di aceto di mele
Zest di due arance

giovedì 26 dicembre 2013

Vegan TEMPEH ALLO ZENZERO E ARANCIA

Ricetta a cura di Anna Fabbri

Ingredienti: 500 g di tempeh, 60 g di burro di soia, 2 cucchiai di cipolla tritata, 1 cucchiaino di sale, 2 cucchiaini di zenzero, 2 cucchiai di succo di limone + 1 cucchiaio da usare a fine cottura, 85 g di zucchero di mele liquido, 1 dl di succo d’arancia + il succo di mezza arancia da usare a fine cottura, 2 cucchiai di salsa di soia, zenzero fresco e zest di un limone.
Unite in una casseruola il burro di soia, la cipolla, il sale, lo zenzero in polvere, 2 cucchiai di succo di limone, lo zucchero di mele, 1 dl di succo d’arancia e la salsa di soia e fate cuocere a fuoco basso per cinque minuti.
Tagliate il tempeh a dadini, mettetelo in una pirofila da forno con coperchio e irroratelo con la marinata, mescolate bene e lasciare riposare 12 ore.
Cuocere coperto in forno preriscaldato a 180° per circa mezz’ora, se la salsa di cottura risultasse troppo liquida scoprire la pirofila negli ultimi minuti di cottura.
In alternativa si può cuocere il tempeh con la marinata in un sacchetto per la cottura dietetica.
A fine cottura aggiungere un cucchiaio di succo di limone, il succo di mezza arancia, le zest del limone e dello zenzero fresco grattugiato.
Servire con riso basmati lessato

martedì 24 dicembre 2013

VeganTorta Bounty


Bounty dopo l'ammutinamento


A cura di Paola Laura Fabbri

Ingredienti:
Per il pan di Spagna al cioccolato
110 gr. di fecola di patate
110 gr. farina
40 gr. di cacao
20 gr di cioccolato fondente grattugiato
160 gr. di zucchero di canna
230 gr. di latte di soia al cioccolato
60 gr. di olio di mais
Mezza bustina di lievito per dolci
Un cucchiaio di aceto di mele
Setacciare la farina con il lievito, la fecola, il cacao, aggiungere lo zucchero e il cioccolato grattugiato. Mescolare il latte al cioccolato con l’olio e il lievito. Aggiungere il composto di liquidi agli ingredienti secchi. Mescolare accuratamente fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Versare in uno stampo da 20 cm. di diametro precedentemente infarinato. Cuocere in forno a 175°C per 45 minuti. Controllare la cottura con uno stecchino prima di sfornare. I tempi dipendono dal forno
Per la mousse di cocco

Vegana Cupcakettone (cupcakes al sapore di panettone)




Ricetta
A cura di Paola Laura Fabbri Veg

Ingredienti:
 per i cupcakes
3000 gr. di farina (io uso 150 gr. di manitoba e 150 gr. di farina 00)
30 gr. di amido di mais
180 gr. di zucchero di canna
12 gr. di lievito per dolci
120 gr. di burro vegetale
5 gr. di aceto di mele
240 ml. di latte vegetale
100 gr. di uvetta ammollata
100 gr di scorze di cedro e d’arancia candite
Due gocce di olio essenziale di limone
Una goccia di olio essenziale  di arancio dolce

martedì 3 dicembre 2013

VEGAN ZENZY







Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri

Dolce tipico di tradizione anglosassone, l’omino di pan zenzero 
 Le origini degli omini di pan zenzero sono piuttosto misteriose. Secondo una leggenda, il primo esemplare sarebbe apparso alla corte inglese della regina Elisabetta I. Di indole scherzosa, la grande monarca si narra facesse spesso dono ai propri cortigiani di focacce che ne riproducevano le fattezze. Ma se l’apporto della regina inglese alla diffusione del “gingerbread man” è storicamente incerto, sappiamo comunque essere stato proprio il XVI secolo il momento di maggior splendore per questo caratteristico dolce. In quel periodo fu la Germania, e in particolare la città di Norimberga, a costituire il centro della produzione di dolci di pan di zenzero.
Un notevole impulso alla loro diffusione venne nell’Ottocento dalle fiabe dei fratelli Grimm e in particolare da quella di Hansel e Gretel, con la sua famosa casetta di marzapane. Le vetrine di fornai e panettieri iniziarono, infatti, a riempirsi di casette decorate con glassa e foglie d’oro, omini sorridenti e croccanti animali, tutti inseriti all’interno di complesse scenette natalizie. Il business del pan di zenzero divenne talmente importante nella regione, che solo una determinata corporazione di fornai specializzati era autorizzata a dare vita a tali creazioni. Il divieto cadeva soltanto due volte all’anno, in occasione del Natale e della Pasqua.
Con il passare del tempo gli omini di pan di zenzero, da semplici prodotti dolciari, iniziarono ad essere utilizzati anche come decorazioni per l’albero di natale. Dall’Europa la tradizione fu esportata in America, dove una nota rivista per ragazzi, il St. Nicholas Magazine, pubblicata tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, contribuì ad ampliare notevolmente il mito dell’omino di pan zenzero, grazie ad una semplice storiella a puntate indirizzata ai bambini. Si trattava di una sorta di filastrocca, caratterizzata da versi in rima e da strofe in continua ripetizione, che narrava della frenetica fuga di un omino di pan di zenzero dalle fauci di una serie di affamati individui che lo inseguivano.
Ancora oggi il profumo di pan zenzero riempie molte case durante i giorni che precedono il Natale. Se, però, non ve la cavate molto bene in cucina e quindi non siete in grado di preparare la ricetta degli omini di pan zenzero, potete comunque divertirvi a decorare virtualmente il simpatico biscotto antropomorfo sul sito www.gioco.it, dove troverete un gioco in flash che vi permetterà di rifargli il look. Potrete aggiungere occhi e labbra, guarnirlo con glasse di vari colori, caramelle, confetti e dolciumi vari. Un modo divertente per entrare ancora più in confidenza con il tenero Zenzy, soprattutto per i bambini amanti dei cartoni animati, che potranno stampare le proprie creazioni ed appenderle in cameretta durante il periodo natalizio.
Informazioni tratte da Guida sul Natale di Francesca Mastrorizzi
RICETTA
Ingredienti:

martedì 12 novembre 2013

Torta Vegan Oktoberfest ( alla birra)





A cura di Paola Laura Fabbri

Ingredienti:
Per la torta
125 gr. di farina
125 di fecola di patate
150 gr. di zucchero di canna
½ bustina di lievito per dolci
230 gr. di birra (io ho usato quella alla canapa)
60 gr. di olio di mais
1 cucchiaio di aceto di mele
Setacciare la farina con la fecola e il lievito, aggiungere lo zucchero, l’olio e l’aceto di mele e per ultimo la birra. Mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi. Versare in uno stampo da cm. 20 di diametro precedentemente imburrato e infarinato o rivestito di carta da forno. Cuocere in forno a 175°C per 45 minuti.
Per la crema alla birra:

lunedì 11 novembre 2013

Torta San Martino






A cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
Per il pan di Spagna al cioccolato
110 gr. di fecola di patate
110 gr. farina
40 gr. di cacao
20 gr di cioccolato fondente grattugiato
160 gr. di zucchero di canna
230 gr. di latte di soia al cioccolato
60 gr. di olio di mais
Mezza bustina di lievito per dolci
Un cucchiaio di aceto di mele
Setacciare la farina con il lievito, la fecola, il cacao, aggiungere lo zucchero e il cioccolato grattugiato. Mescolare il latte al cioccolato con l’olio e il lievito.

domenica 10 novembre 2013

Torrone vegan alla mandorla e al cioccolato e nocciole


Cioccolato e nocciole

Ricoperti di cioccolato fondente e cioccolato bianco vegan Bonvita

Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Questo torrone l’ho creato tre anni fa, avevo condiviso la ricetta su Vegan Home che è stata pubblicata sul ricettario (firmata Paola 1963) è a pagina 609-10 dell’ultima edizione del ricettario, scaricabile gratuitamente. Ho deciso di pubblicarla anche su Facebook e su questo blog
Dolce tipico natalizio di molte regioni d’Italia, storicamente presente pure in paesi come Spagna e Francia (grazie all’influenza araba che presentava un dolce simile anche se con un nome diverso e più somigliante ad un croccante). 
Sembra che il termine provenga dal latino “torreo” (abbrustolire) o "torrere" (tostare) con riferimento alla tostature delle mandorle e delle nocciole.
Diverse le teorie circa la sua origine. Si ritiene che possa derivare da una preparazione di miele, albume e mandorle presente nell'antica Roma. Un'ipotesi successiva collegherebbe la ricetta agli arabi che l'avrebbero diffusa nel Sud Italia e nel Mediterraneo, come indicherebbe il “Turun” riportato nel De medicinis et cibis semplicibus trattato dell'XI secolo.
Una leggenda cremonese identificherebbe il primo torrone tradizionale nel dolce speciale di mandorle e miele a forma di torre preparato dai cuochi di corte per le nozze tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza.
La parola torrone compare per la prima volta nei testi italiani di cucina del '500, come ad esempio nell'opera del Messisbugo.
Ancora ad inizio '900 la barretta era preparata dai fornai al termine della lavorazione del pane. 
Oggi le diverse varianti regionali della ricetta possono essere a base di pasta più o meno morbida, arricchita con frutta secca, fichi, erbe, spezie, scorze di agrumi o cioccolato. (http://www.taccuinistorici.it/ita/news/medioevale/dolci/Torrone-barretta-armonica.html)

Ingredienti per la versione vegan
1 cucchiaino di xantano
1 cucchiaio di proteine della soia (gusto neutro)
50 gr. d’acqua fredda
200 gr. di sciroppo di grano o di malto, sostituendolo con sciroppo di glucosio otteniamo un torrone bianco
400 gr. di zucchero di canna
500 gr. di mandorle pelate o nocciole o pistacchi oppure un misto
vaniglia
Due fogli di ostia
Per la versione al cioccolato e nocciole:
100 gr. di cioccolato fondente
500 gr. di nocciole senza pellicina
Moontare con uno sbattitore elettrico lo xantano con le proteine della soia e l’acqua, fino ad ottenere un composto simile a quello della meringa. Aggiungere lo sciroppo di grano e amalgamare bene; aggiungere un po’ alla volta lo zucchero e la vaniglia. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare l’impasto ottenuto in una pentola con il fondo spesso, posizionare un rompi fiamma sul fuoco e cuocere fuoco bassissimo per un’ora e mezza, mescolando continuamente per evitare che si attacchi. Aggiungere la frutta secca e cuocere per altri 10 minuti. Togliere dal fuoco e stendere il torrone ad uno spessore 1,5-2 cm-su un foglio di ostia, livellarlo bene e coprire con il secondo foglio. Tagliarlo ancora tiepido in rettangoli.
Per la versione al cioccolato e nocciola, sciogliere il cioccolato a bagnomaria e aggiungerlo al composto di “meringa” e nocciole, a fine cottura, mescolando molto bene.
E' possibile ricoprire il torrone con cioccolato

Fiocco di neve cake






Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
175 gr. di farina
175 gr. di fecola di patate
250 gr. di zucchero di canna
80 gr. di mandorle pelate e ridotte in farina
75 gr. di burro vegetale
75 gr. di olio di mais
250 gr. di yogurt di soia al naturale
1 cucchiaio di aceto di mele
12 gr. di lievito per dolci
Un pizzico di sale
Per la farcitura
500 gr. di formaggio di yogurt colato
100 gr. di zucchero di canna a velo
150 gr. di burro vegetale

Per la decorazione:
Pasta di mandorle o pasta di zucchero

Mescolare lo yogurt con l’aceto di mele Setacciare la farina con la fecola,la farina di mandorle, il pizzico di sale e lievito.
Lavorare a crema il burro vegetale con l’olio e lo zucchero. Unire gli ingredienti secchi al composto di burro e zucchero, alternandoli con la miscela di yogurt e aceto di mele. Versare il composto in uno stampo da 20 cm. di diametro. Cuocere in forno a 170°C per 45 minuti o più, dipende dal forno. Controllare la cottura con uno spiedino di legno, deve uscire asciutto.
Preparare la farcitura:
lavorare a crema il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere lo yogurt colato, amalgamare bene il tutto;  dobbiamo ottenere una crema omogenea.
Tagliare la torta e farcirla con la crema. Decorare a piacere.

mercoledì 6 novembre 2013

Vegan montblanc (Montebianco)






Dolce tipicamente autunnale, di probabile origine francese,diffuso in Italia ed in Europa. Il nome montebianco, infatti, deriva dall'italianizzazione del nome originale della ricetta montblanc.Forse le  radici del dolce andrebbero ricercate nei secoli scorsi, come i marron glaces, può darsi che sia nato durante il regno dei Savoia quando Piemonte e Francia erano uniti. Il Monte Bianco, a cui il dolce deve il suo nome,è al confine tra l'Italia e la Francia.
 Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
700 gr. di marroni o di castagne
120 gr. di zucchero di canna
500 gr. di latte di riso
50 gr. di rum
Vaniglia
Un pizzico di sale
Per la decorazione
250 gr.di panna da montare vegetale ( io uso la Professional Crem)
Marrons glacè in pezzi
Violette cristallizzate
Cacao
Tagliare i marroni, praticando su ognuno di essi un taglio sulla buccia esterna Lessarli  ricoprendoli di acqua a filo e facendoli cuocere per circa 20 minuti.  Sbucciare i marroni togliendo anche la pellicina interna
Metterli di nuovo nella pentola con il latte, lo zucchero e il sale, e cuocere per 40. Scolare bene i marroni, passarli al setaccio ed incorporate alla purea ottenuta la vanigliae il rum; amalgamare bene gli ingredienti, deve risultare un impasto piuttosto asciutto e compatto  Far raffreddare il composto, e lasciar riposare in frigorifero per almeno un paio di ore. Passarlo nello schiacciapatate a fori grossi e far uscire su un  piatto da portata gli spaghetti di marroni andando formando una montagnola
Montare la panna  e ricoprire la montagnola di pasta di marroni Decorare  il Montebianco con violette cristallizzate, pezzetti di marrons glacè, scaglie di cioccolato fondente e cacao

Pasta frolla montata vegan







Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
150 gr. di farina
150 gr. fecola di patate
100 gr. di zucchero di canna a velo
210 gr. di burro vegetale a temperatura ambiente
Aromi a piacere,. vaniglia, cannella, zest di limone ecc…
Per la finitura
Confetture, marmellate o composte varie, cioccolato fondente
Montare il burro con lo zucchero a velo, lavoralo fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere la farina setacciata con la fecola e l’aroma scelto. Amalgamare il tutto. Mettere l’impasto in una sac a poche o in una siringa spara biscotti con beccuccio rigato. Sulla teglia rivestita di carta da forno, creare le forme desiderate. Farcire al centro con un po’ di confettura. Far riposare in frigorifero per almeno due ore. Cuocere in forno a 180°C per 15 minuti. Far raffreddare. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e intingere i pasticcini (quelli senza confettura). Decorare a piacere.

Merletti al cioccolato vegan

Merletti al cioccolato






Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
Merletti al cioccolato:

150 gr. di farina
150 gr. di fecola di patate o amido di mais o di frumento (frumina o frumetta)
100 gr. di zucchero di canna
25 gr. di cacao
170 gr. di burro vegetale
100 gr. di cioccolato fondente tagliato grossolanamente.
Setacciare la farina con la fecola, lo zucchero e il cacao, unire il cioccolato tritato grossolanamente. Aggiungere il burro freddo. Con la punta delle dita intridere il composto con il burro, impastare velocemente. Far riposare in frigorifero per almeno un’ora. Stendere l’impasto ad uno spessore di 7 mm. circa. Tagliare il biscotti nella forma desiderata. Cuocere in forno a 180°C per 18 minuti



giovedì 31 ottobre 2013

Semplice crostata vegan di pere e cioccolato




Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Per la parte esterna:
150 gr. di farina
150 gr. di fecola di patate
100 gr. di zucchero di canna
20 gr. di cacao
170 gr. di burro vegetale freddo
Setacciare la farina con la fecola, lo zucchero e il cacao. Aggiungere il burro, con la punta delle dita intridere il burro con gli ingredienti secchi. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo. Far riposare in frigorifero per almeno un’ora. Stendere la pasta ad uno spessore di circa 7 mm. Con la sfoglia ottenuta, foderare uno stampo per crosta da 26 cm. di diametro. Cuocere in forno a 180°C per 25 minuti.
Per la parte interna:
125 gr. di farina

lunedì 28 ottobre 2013

Vegan Pane dei morti










Qualche informazione, prima della ricetta, riguardo le origini dei vari dolci dedicati a questa giornata.
L’abitudine di preparare dei cibi da offrire ai morti, si perde nella notte dei tempi. Secondo la credenza popolare, nella notte tra l1 e il 2 Novembre le anime dei defunti tornano dall’aldilà, ed il viaggio che li separa dal mondo dei vivi, è  lungo e faticoso, vengono quindi imbandite tavole a cui i propri defunti trovano ristoro, ed anche per renderli benevoli verso i giorni a venire.dolci simboleggiano i doni che i defunti portano dal cielo e contemporaneamente l’offerta di ristoro dei vivi. Un modo per esorcizzare la paura dell’ignoto e della morte.
La commemorazione dei Santi, agli albori del Cristianesimo si celebrava il 13 maggio, fu spostata al 1 novembre da Papa Gregorio Magno nell’anno 835 d.C. Odilone di Cluny nel 998 decise di commemorare i morti il giorno successivo, ma fu solo nel 1474 che Papa Sisto IV ufficializzò queste date.
In Campania e in Lombardia, era in uso lasciare in cucina un secchio o un vaso d’acqua per dissetare i defunti. In Piemonte si aggiungeva un posto a tavola per i morti che sarebbero arrivati in visita. In Puglia ed in Toscana la tavola veniva apparecchiata appositamente. In Sardegna la tavola dopo cena non veniva sparecchiava per consentire ai defunti di rifocillarsi durante la notte. In Basilicata e Calabria, presso le comunità albanesi, si usava andare al cimitero di sera e lì allestire un banchetto sulla tomba dei propri cari ed invitare tutti i passanti a prendere parte.
Ogni regione italiana ha un suo dolce dei morti, ossa , i pupi di zucchero siciliani, la colva salentina, la piada dei morti romagnola, le fave dei morti. Nell’antichità le fave erano il cibo rituale dedicato ai defunti e venivano servite come piatto principale nei banchetti funebri. Venivano offerte alle Parche, Ade e Proserpina.I Romani le consideravano sacre ai morti,  ritenevano che contenessero le anime. Credenza probabilmente legata ai caratteri botanici della pianta: le sue lunghe radici che affondano in profondità nel terreno; il suo lungo stelo cavo che secondo le credenze popolari faceva da tramite tra i due mondi. Erano soprattutto i suoi fiori bianchi con sfumature violacee e con una caratteristica macchia nera, a ricordare la lettera greca theta, lettera iniziale della parola greca thànatos che significa morte. In seguito con l’avvento del Cristianesimo la tradizione popolare muto’ dal mondo Romano questo uso delle fave. Nel X secolo le fave divennero cibo di precetto nei monasteri durante le veglie di preghiera per la commemorazione dei defunti.
Il pane dei morti
Il pan dei morti  è una dolce molto antico di origine milanese, diffuso in molte regioni del nord Italia, Di questo dolce ne esistono numerose varianti, pare che una volta nelle pasticcerie venissero preparati con gli avanzi sbriciolati di altri. I Greci, offrivano un pane dei morti a Demetra, la Dea delle messi, per assicurarsi un buon raccolto. Si tratta di un biscotto dal piacevole sapore speziato
A casa mia si è sempre mangiato il pane dei morti della ricetta che sto per condividere, risale agli inizi del 1900 ed è la ricetta di un pasticcere amico di famiglia. Veganizzarla non è stato difficile, è bastato sostituire il miele con un’alternativa vegetale.
Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
DA PREPARARE DUE O TRE GIORNI PRIMA
Ingredienti:

domenica 27 ottobre 2013

Semplice torta vegan di pere e cioccolato













Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri

Per la parte esterna:
150 gr. di farina
150 gr. di fecola di patate
100 gr. di zucchero di canna
20 gr. di cacao
170 gr. di burro vegetale freddo
Setacciare la farina con la fecola, lo zucchero e il cacao. Aggiungere il burro, con la punta delle dita intridere il burro con gli ingredienti secchi. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo. Far riposare in frigorifero per almeno un’ora. Stendere la pasta ad uno spessore di circa 7mm. Con la sfoglia ottenuta, foderare uno stampo per crosta da 26 cm. di diametro. Cuocere in forno a 180°C per 25 minuti.

Per la parte interna:

venerdì 25 ottobre 2013

Vegan BLACK SILK Gothic cupcakes









Gli americani hanno inventato il velluto rosso (red velvet), io la seta nera. Soffice morbida e profumatissima. Sono molto orgogliosa di questa mia creazione
Ricetta a cura di Paola Laura Fabbri
Ingredienti:
175 gr. di farina
175 gr. di fecola di patate
250 gr. di zucchero di canna
75 gr. di burro vegetale
75 gr. di olio evo dal sapore delicato
250 gr. di yogurt di soia al mirtillo
1 cucchiaio di aceto di mele
12 gr. di lievito per dolci
Un pizzico di sale
6 cucchiai o più di colorante per alimenti nero

Per la decorazione:



Pasta di mandorle o pasta di zucchero arancione e nera
Mescolare lo yogurt con l’aceto di mele e il colorante
Setacciare la farina con la fecola e il pizzico di sale e lievito.
Lavorare a crema il burro vegetale con l’olio e lo zucchero. Unire gli ingredienti secchi al composto di burro e zucchero, alternandoli con la miscela colorata di yogurt e aceto di mele. Versare il composto nei pirottini per cupcakes. Cuocere in forno a 170°C per 425-30 minuti o più, dipende dal forno. Controllare la cottura con uno spiedino di legno, deve uscire asciutto. Con l’apposito utensile oppure con un leva torsoli, bucare i cupcakes al centro. Una volta raffreddati riempire la cavità con la crema al formaggio, spalmarne un po anche sulla superficie. Decorare a piacere.
Decorare con pasta di zucchero o pasta di mandorle nera. Io preferisco usare la pasta di mandorle

Per la farcitura:
500 gr. circa di formaggio di yogurt colato (per ottenere 500 grammi occorre un chilo di yogurt).
250 gr. di burro vegetale
200 gr di zucchero a velo
200 gr. di panna da montare vegetale. 
La sera prima mettere lo yogurt in un telo e farlo colare per tutta la notte. Il risultato sarà una crema compatta, tipo Philadelphia. Lavorare il burro con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere il “formaggio” ottenuto con lo yogurt. Amalgamare il tutto e passare io composto ottenuto al setaccio (per rendere la crema più fine ed eliminare gli eventuali piccoli grumi rimasti). Montare la panna e con una frusta aggiungerla un po’ alla volta alla crema di formaggio. Se si desidera una crema un po’ più acida ridurre il quantitativo di panna montata.